Stadi delle emorroidi e relativa risoluzione

Le emorroidi sono vene (in tutto 3) che sono poste all’interno dell’ano e contribuiscono alla continenza delle feci, sfavorendone l’uscita involontaria. L’afflusso ed il deflusso del sangue, infatti, determina l’espulsione delle stesse attraverso l’espansione o il restringimento di tali vene. Cosa vuole dire, dunque, soffrire di emorroidi? Spesso la zona anale può essere stressata, magari con sforzi eccessivi durante la defecazione, causando la fuoriuscita di queste vene. Ci si accorge della presenza di emorroidi quando vi è una perdita di sangue. Ci si accorge del sanguinamento sulla carta igienica, sul wc stesso o sotto forma di striatura nelle feci.

Esistono diversi stadi in cui si possono manifestare le emorroidi e ad ognuno corrisponde un particolare grado di gravità:

• Stadio 1: c’è sanguinamento, ma le vene restano all’interno del canale anale;

• Stadio 2: la pressione dell’evacuazione può indurre le emorroidi a fuoriuscire dall’ano, ma solo in quel momento perché poi rientrano subito e spontaneamente;

• Stadio 3: in questa fase le emorroidi prolassano all’esterno e c’è bisogno di un intervento manuale per rimetterle al proprio posto;

• Stadio 4: questo è il grado più doloroso è fastidioso in quanto il prolasso può essere rimesso apposto solo attraverso intervento chirurgico perché neanche quello manuale è più sufficiente.

Quali sono i sintomi delle emorroidi?

Le emorroidi possono comparire per diverse ragioni, prima fra tutte c’è la stipsi. Lo sforzo ripetuto e prolungato all’atto della deiezione, infatti, porterebbe al progressivo prolasso di queste vene. Di contro, anche la diarrea può essere causa di rigonfiamento dei vasi sanguigni anali, data l’irritazione della mucosa che ne deriva. Tra le altre cause vi sono:

• Sedentarietà o tendenza a stare troppo tempo seduti: questo favorisce il ristagno venoso della zona anale;

• Abitudini errate come quella di stare troppo tempo sul wc o rimandare l’atto dell’evacuazione anche quando se ne sente lo stimolo;

• Praticare alcuni sport come body building, motociclismo, equitazione e ciclismo;

• Sbalzi ormonali, specie nelle donne, a causa di gravidanze e ciclo.

Tra i sintomi più comuni si riscontrano:

• Bruciore e prurito anale;

• Gonfiore intorno la zona interessata;

• Dolore durante la defecazione accompagnato da sanguinamento;

• Sensazione di pesantezza intorno all’ano;

• Sanguinamento senza dolore durante l’espulsione delle feci.

Come curare le emorroidi?

Per porre rimedio al problema delle emorroidi è possibile ricorrere a:

• Lassativi di volume, cioè quelli che vengono assunti con abbondanti dosi d’acqua, come lo psyllium, e che favoriscono il regolare transito intestinale;

• Pomate lenitive ed antiemorroidali della zona infiammata e rigonfia;

• Flavonoidi, che sono in grado di ridurre dolore e sanguinamento nel caso in cui le emorroidi si trovino in stadi già avanzati.

Per prevenire il problema è possibile agire seguendo alcuni accorgimenti. In primis è importante curare la stipsi bevendo almeno 2 litri d’acqua al giorno, seguendo una dieta ricca di fibre e facendo attività fisica. Tutti i consigli elencati attivano il regolare transito intestinale, evitando così sforzi durante l’evacuazione che possono portare al rigonfiamento emorroidale.