SOS herpes: consigli per curarlo al meglio
L’herpes è un disturbo contagioso di tipo virale. La famiglia di bacilli cui appartiene è detta herpesvirus e, tra questi, quelli più conosciuti sono l’herpes simplex e l’herpes zoster. In greco questo termine significa febbre, ma a volte può prendere anche nomi diversi come Fuoco di Sant’Antonio. La caratteristica di questa malattia è che presenta vesciche sulla cute e solo su determinate parti del corpo. Famosi, infatti, sono l’herpes labiale, quello genitale e quello che si presenta su superfici più estese del corpo (braccia, schiena, etc.) che è il già citato Fuoco di Sant’Antonio o herpes zoster.
Quali sono le cause e i sintomi di questo virus?
Abbiamo accennato a 3 tipologie di herpes in particolare, quindi ci concentreremo su quelle.
L’herpes labiale si presenta, appunto, sulle labbra ma può estendersi anche a guance e palato. Il tipo di bacillo di cui parliamo è il simplex, quello più comune. Colpevole della comparsa di questa malattia è il forte stress, che abbassa notevolmente le difese immunitarie rendendo l’organismo indifeso. È proprio per questo motivo, infatti, che in tale situazione non è solo l’herpes a poter essere contratto, ma anche febbre o un banale raffreddore. Il virus approfitta del momento per insidiarsi nelle terminazioni nervose dove può restare silente per tutto il resto della vita. La malattia si va a diffondere quando il corpo è debole (stress, tensione, ciclo mestruale, indigestione, etc.) e, quindi, suscettibile di attacchi virali. I sintomi dell’herpes labiale si manifestano con la comparsa di bollicine intorno alla bocca. Queste ultime sono piene di liquido, che a sua volta contiene il virus stesso. Solitamente l’herpes scompare nel giro di una settimana, ma è molto contagioso. Prima che le vesciche si formino, il soggetto avverte tensione e bruciore nella zona interessata. Le bolle sono pruriginose ed è per questo che chi ne è colpito tende a volersi grattare, cosa che non è consigliabile dato che se il liquido fuoriesce aumenta il rischio di contagio. È proprio per diminuire quest’ultimo che sarebbe meglio non scambiare baci o oggetti personali con la persona infetta. L’herpes genitale nasce dallo stesso virus di quello labiale. Il rischio che questi possa essere contratto semplicemente passando le mani sporche sulla zona dopo aver toccato le labbra infette è reale. In questo caso, la malattia si sviluppa intorno ai genitali e alla zona anale e arreca molto fastidio nonché prurito. Questo tipo di herpes può durare per più tempo, anche 15 giorni, ed è trasmissibile sessualmente.
In ultimo, abbiamo l’herpes zoster o Fuoco di Sant’Antonio. Questo virus VZV può attivarsi solo se in passato il soggetto è stato affetto da varicella ed è per questo che parliamo di un disturbo che colpisce maggiormente adulti e anziani. Anche in questo caso, il virus si insidia nell’organismo e attacca in momenti di forte stress psico-fisico quando il sistema immunitario ha abbassato le sue difese. Esso si presenta su zone estese come schiena, tronco e braccia (difficilmente arriva al viso) e, prima che compaiano rossore e vesciche, arriva un forte dolore misto a prurito.
Come si cura l’herpes?
Non appena compaiono i sintomi descritti, bisogna recarsi dal medico che saprà identificare il tipo di herpes cui si è soggetti e sarà in grado di prescrivere una cura farmacologica adeguata al tipo di situazione. Tra i medicinali più famosi per contrastare l’herpes ricordiamo lo Zovirax, a base di aciclovir, inibitore dei virus erpetici.
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