La candida, il cui termine scientifico esatto è candidosi, è un’infezione di tipo fungina causata da lieviti della famiglia della Candida, appunto.
Esistono circa 20 specie di funghi che possono causare infezione negli esseri umani, ma la candida albicans è la più comune. In genere, questi lieviti proliferano nel tratto intestinale, ma possono arrivare anche a membrane e pelle senza causare danni. L’infezione insorge nel momento in cui il fungo prolifera e questo accade maggiormente nelle zone umide e soggette a sudorazione. Non a caso, la candida può presentarsi sotto diverse forme:
• candidosi invasiva: il fungo penetra nel circolo sanguigno e può diffondersi per tutto il corpo;
• candidosi vaginale: il fungo lievita nelle parti intime femminili;
• candidosi orofaringea: quando i lieviti si impossessano della bocca.
In questa sede verrà trattato il discorso della candida vaginale, disturbo frequente che colpisce circa il 75% della popolazione femminile tra adolescenti e adulte.
Quali sono le cause e i sintomi di questa infezione?
In condizioni normali, la vagina accoglie bilanciate quantità di lieviti (tra cui la candida) e batteri. I Lattobacilli sono responsabili della produzione di acidi che contrastano la crescita esponenziale dei lieviti. Quando questo equilibrio si rompe, ecco che la candidosi prende il sopravvento. Anche altri lieviti possono insorgere, ma in quei casi c’è bisogno di terapie più aggressive in quanto si tratta di patologie meno comuni.
Il fungo tende a proliferare in ambienti bui e umidi: in questo caso fanno gioco gli abiti troppo aderenti e in tessuti sintetici che favoriscono l’umidità e la comparsa del disturbo.
Adolescenti e donne in gravidanza sono maggiormente esposte alla candida a causa dei cambiamenti ormonali. L’abbassamento delle difese immunitarie fa sì che il lievito proliferi indisturbato e, a facilitare la cosa, vi sono fattori predisponenti come: stress, diabete, gravidanza, assunzione di alcuni farmaci (chemioterapici, cortisonici, antibiotici, contraccettivi orali, etc.), uso di detergenti poco idonei.
Le infezioni vaginali da candida le si riconosce tramite sintomi come prurito, dolore, perdite torbide e biancastre, rossore, dolore durante la minzione e macchie bianche sulla zona interessata.
Come si cura la candida?
In attesa di un responso medico può essere d’aiuto fare impacchi e lavaggi con bicarbonato di sodio. Lo specialista, comunque, potrà prescrivere ovuli vaginali o creme per uso esterno per un trattamento della durata di pochi giorni (massimo una settimana). Se il disagio persiste, allora può considerare il ricorso ad antimicotici per via orale, cosa che può accadere anche in caso di candidosi lievi che spariscono con una singola dose di farmaco. Nonostante esistano numerosi medicinali da banco che permettono l’automedicazione, è sempre opportuno rivolgersi ad uno specialista per appurare che il disturbo sia quello immaginato o possa trattarsi di qualcos’altro.