La depressione è uno stato che si caratterizza per ansia e angoscia che sovrastano il soggetto che ne soffre. Si tratta di un vero e proprio dolore psichico e non di semplice tristezza come molti tendono a pensare. La depressione è capace di rallentare anche quelle che sono le attività psicomotorie, a far perdere di interesse per le per le attività quotidiane più semplici fino al raggiungimento di una completa e totale apatia.
Essa può essere classificata in base alla sua gravità in lieve, moderata e grave. I suoi effetti alterano il modo di pensare ed agire in contesti sociali. La depressione può derivare da traumi esterni, lutti, malattie o altro, ma può colpire anche improvvisamente senza un apparente motivo.
Esistono numerose tipologie di depressione: quella postpartum che si sviluppa dopo che la donna ha partorito; il disturbo bipolare caratterizzato dal passaggio repentino da uno stato d'animo euforico ad uno estremamente triste; il disturbo affettivo stagionale che può arrivare nei mesi invernali a causa delle scarse ore di luce solare.
Come accorgersi se un parente è affetto da depressione
Se tu o qualcuno che ti sta intorno presenta i seguenti sintomi allora può trattarsi di depressione:
• voglia di piangere improvvisa;
• stanchezza cronica;
• tachicardia;
• insonnia;
• disinteresse verso la vita sociale;
• pessimismo cronico;
• stato di angoscia immotivato;
• tremori improvvisi.
Quando si è in presenza di determinati sintomi è bene ricorrere all'aiuto di uno specialista che sia uno psichiatra o uno psicoterapeuta. Costoro sapranno indicare la terapia migliore per uscire da questo stato di apatia in cui il soggetto versa giorno dopo giorno. Infatti chi soffre di depressione non se ne rende conto e tende a lasciarsi andare fino al totale annichilimento. La terapia cognitivo comportamentale serve a indagare le cause che hanno scatenato questa condizione: può trattarsi di eventi traumatici o particolarmente tristi come lutti e malattie, altre volte i responsabili sono i cambiamenti del sistema nervoso che influenzano l'umore e quindi fanno sì che la patologia si evolva.
Inoltre, anche la genetica è da tenere in considerazione: se un familiare soffre di depressione c'è buona probabilità di contrarre il disturbo.
La depressione si cura con vicinanza al paziente
La depressione è un disturbo che si può curare. La sua intensità varia da caso a caso ed è per questo che devono entrare in gioco figure specializzate come lo psicoterapeuta o lo psichiatra. Mentre quest'ultimo potrà prescrivere medicinali adeguati allo stato d'animo del paziente, lo psicoterapeuta agirà servendosi di esercizi cognitivi e comunicazione fino ad andare in fondo alla questione per scoprire cosa ha scatenato la patologia.
I farmaci che solitamente vengono prescritti sono gli antidepressivi e gli ansiolitici che agiscono su sonno, umore e appetito. Non bisogna demonizzare tali sostanze perché a lungo andare portano benefici sull'umore di chi è sofferente.
Ruolo fondamentale giocano i familiari e gli amici del paziente perché sono loro che possono aiutare concretamente chi sta male. Quest'ultimo, infatti, spesso non è in grado di rendersi conto della sua condizione e, quindi, di curarsi. Ecco perché è importante stare costantemente accanto al malato, supportarlo e assicurarsi che non salti le sedute di psicoterapia né che manchi l'assunzione dei medicinali.